martedì 21 gennaio 2014

La Legge del Lupo e Il Lupo di Wall Street: coincidenze, ma fino a un certo punto...

"Vorrei tanto potermi vantare del fatto di essere stato - almeno per una volta - furbo e lungimirante, e di avere voluto approfittare dell'uscita del film Il lupo di Wall Street (un successo annunciato, visto che il regista è Martin Scorsese e il protagonista Leonardo Di Caprio) per pubblicare un libro che potesse sfruttare un traino di grande risonanza. Invece, non posso, si è trattato solo di una felice causalità. Felice per me, beninteso. Scorsese non ne sarà per nulla contento, temo. 




Il mio unico merito, in effetti, è quello di essermi rivolto alla persona giusta. Durante le prime fasi della stesura de La legge del lupo, infatti, mi è capitato di parlare con un esperto del settore finanziario. Speravo di potere ricevere una consulenza tecnica su alcune parti del romanzo, quelle dove uno dei protagonisti organizza delle speculazioni finanziarie. Come spesso capita, ho ricevuto molto di più. Dopo avermi ascoltato mentre gli spiegavo la trama, il mio interlocutore ha sorriso e ha detto: "Hai letto Il lupo di Wall Street?" Ammetto che fino a quel momento non avevo mai sentito parlare del libro, né del suo autore, l'ex broker Jordan Belford, ma il fatto che il titolo citasse il lupo (posso portare affidabili testimonianze del fatto che avessi già scelto il mio, di titolo...) e che l'argomento fosse appunto la speculazione finanziaria mi ha spinto a comprarlo immediatamente. Non me ne sono affatto pentito, non solo perché alla fine la sua lettura si è rivelata molto utile (ho ripreso, adattandola alle contingenze italiche, una delle operazioni descritte). 
In effetti, Il lupo di Wall Street è un'autobiografia illuminante sulla vita e sulla diabolica creatività di uno dei maestri riconosciuti della finanza (troppo) creativa che, pur riferendosi a eventi risalenti alla fine degli anni '90, potrebbe essere tranquillamente letto come un resoconto dell'ambiente affaristico degli ultimi anni, quello che ha incubato e fatto esplodere la crisi del 2008. 
Insomma, devo ringraziare il mio amico due volte: una per l'ottimo spunto documentaristico che mi ha fornito; l'altra, per avermi consigliato un libro davvero affascinante e, purtroppo, illuminante."

    Luigi Lo Forti



Comprereste una macchina usata da questo tizio? No, vero? Soprattutto dopo avere saputo che ha truffato più di 1.500 persone e deve restituire circa 110 milioni di dollari...

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